mercoledì 4 aprile 2012

Praia a mare: Isola di Dino

Immagine da ilcentrotirreno.it
Per la serie “vacanze in Calabria” ho un’altra chicca da suggerirvi: si tratta dell’Isola di Dino, 50 ettari di terreno che si ergono di fronte Praia a Mare, nella provincia di Cosenza. Sede nell’antichità di un tempio dedicato a Venere, oggi si ipotizza che il suo nome derivi dal greco “dina”, ovvero tempesta. Le sue acque infatti un tempo erano considerate pericolose per i marinai in giornate di mare mosso. L’isola raggiunge un’altitudine massima di 100 metri e presenta diversi strapiombi piuttosto scoscesi la cui erosione delle rocce ha dato vita, sia sopra che sotto il livello del mare, a grotte molto belle, come della del Monaco, delle Sardine o del Leone
Ma la più caratteristica è sicuramente la Grotta Gargiulo, che si estende a 18 metri sotto la superficie del mare ed è completamente sommersa, tranne che per due bolle d’aria ed è raggiungibile solo da subacquei esperti. Nel corso degli anni l’isola è stata territorio di numerose scorribande e battaglie, dai tempi dei pirati fino alla prima guerra mondiale, quando le sue acque diventarono teatro dell’affondamento di un piroscafo inglese che trasportava derrate alimentari ad opera di un sommergibile tedesco.
Dopo essere diventata di proprietà del comune di Praia a Mare nel 1928, nel 1962 viene venduta per 50 milioni alla società del Comm. Bottani e di Gianni Agnelli, con lo scopo di svilupparne il turismo a livello internazionale. L’isola passò poi ad un gruppo di imprenditori che per motivi amministrativi hanno però abbandonato l’impresa di valorizzarne il territorio. Al momento altri imprenditori locali si sono imbarcati nell’impresa con lo scopo di far conoscere l’isola e promuoverne le ricchezze.
E’ possibile visitare l’isola grazie ad un programma di “passeggiate orientate” messo in atto dall’attuale proprietà, che permette di visitare il perimetro terrestre dell’isola e di scoprirne così i patrimoni ambientali che conserva, fino alla torre di origine normanna che si trova all’estrema punta ad ovest dell’isola, insieme alla stele dedicata alla Madonna della grotta posta sul punto più alto ad Est dell’Isola, da cui si ammira il panorama.

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