Il complesso montuoso di Brenta sorge a ovest della Val d’Adige, fuori dei limiti geografici della regione dolomitica. Nonostante questo però presenta le caratteristiche geologiche e paesaggistiche tipiche delle Dolomiti. Le profonde valli bagnate dal fiume Noce e le piane del Sarca contribuiscono ad isolarlo completamente dai gruppi montuosi circostanti.
Numerose valli, scavate lungo il massiccio centrale, apportano un notevole contributo al patrimonio paesaggistico del Parco Naturale Adamello-Brenta; tra le aree più suggestive possiamo annoverare Vallesinella con le sue pittoresche cascate, la val Brenta, l’incantevole Val d’Agola e, sul versante orientale, la selvaggia valle delle Seghe e la valle che accoglie il celebre “lago rosso” di Tovel. Il Gruppo di Brenta mostra cime che superano i 3000 metri e formano un grandioso anfiteatro al centro del quale si apre il valico più importante e frequentato dell’intero complesso montuoso: la Bocca di Brenta. Quest’ultima divide la dorsale rocciosa della Cima Brenta (3150metri) e della frastagliata Catena degli Sfulmini, dal massiccio in cui si elevano il Crozzon di Brenta e la Cima di Tosa, che con i suoi 3173 metri costituisce il punto più elevato dell’intero gruppo. Per la sua estensione e la facilità d’accesso , il Brenta è uno dei complessi montuosi più frequentati delle Alpi. Prediletto dagli scalatori, questo gruppo montuoso offre grandi soddisfazioni anche agli escursionisti, grazie ad una fitta rete di sentieri che collegano i suoi numerosi rifugi. Particolare interesse merita la “Via delle Bocchette”, itinerario alpinistico attrezzato che si svolge ad alta quota attraverso le “bocchette”che si aprono tra una cima e l’altra, toccando tutti i rifugi principali. Grazie alle scale ferrate, ai ponticelli e alle corde fisse che permettono di superare i paesaggi più impegnativi, anche gli escursionisti non particolarmente esperti hanno la possibilità di scoprire e conoscere da vicino il mondo solenne e affascinante delle Dolomiti di Brenta.
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